Qui nella stranezza ti trovi a vagare, / un falco giallo urla mentre ruota, / muschio fluorescente sotto la tua scarpa, / e dove i Sioux sono sepolti, stan per sbocciare / i fiori di trillium. Sembra nuova anche la morte. / Accarezza quel pino, senti la sua resina… / Uomo di Manhattan, il tuo stupore rivela / quanto aliena la natura ti possa sembrare.
Qui non c’è negozio, zoo o condominio – / una betulla marcisce, come un ricordo; / come un ricordo, quel boschetto / con cervi e scoiattoli, ma volanti. Smemorato, / perché questa foresta sembra un posto già visto? / Non Central Park: un più remoto passato.