La letteratura greca contemporanea rappresenta l’ultima fase di una lunga tradizione che ha le radici negli inizi della nostra civiltà. L’anello al quale essa si riallaccia più direttamente è quello della cultura bizantina, presente oggi nella vita dei greci anche grazie al ruolo assunto dalla Chiesa ortodossa durante le dominazioni straniere. L’occupazione veneziana e quella ottomana tolgono l’autonomia politica e amministrativa alle popolazioni di lingua greca, dalle isole dello Ionio e dell’Egeo fino ai confini dell’Asia Minore, ma contribuiscono alla creazione di una storia letteraria unica nel contesto europeo. La cultura dei greci guarda a Occidente, a Venezia dove varie tipografie stampano libri anche in greco volgare, ma anche a Parigi, Londra, Vienna, Bucarest, Mosca, Odessa e altri centri dell’Europa nord orientale che divennero poli culturali dei greci della diaspora. L’incontro della tradizione letteraria italiana con le innovazioni del rinascimento e del barocco ha originato capolavori come l’Erotòkritos. In età illuministica e romantica nelle isole Ionie sono state prodotte opere di eccezionale valore da autori come Kalvos e Solomòs, conterranei e contemporanei di Foscolo. Agli inizi dell’Ottocento l’Europa riscopriva la Grecia (moderna e antica) e rimaneva affascinata dalla straordinaria forza degli anonimi canti popolari greci. Il Novecento comincia con Kavafis, arriva al culmine con Seferis e Elitis, poeti Nobel per la letteratura, e si chiude con autori di grande qualità che trovano una prima seria considerazione critica nelle pagine di questo volume.